Weekly Playlist N.09 (2022)

 

Che serva per coprire il rumore delle bombe oppure una conversazione degna soltanto di una netta troncatura, sapete bene che è più facile che passi il cammello per la cruna dell’ago che un giovedì senza le playlist della ditta Pagan Storm Webzine. Del resto ce ne sarebbe anche un certo bisogno dato che, in mezzo al casino globale, anche le milizie dei suoni oscuri contano qualche ben più piccolo ma doloroso dramma con cui fare i conti, primo tra tutti l’addio che i Secrets Of The Moon ci daranno una volta scesi dai palchi di casa nelle date previste per questa estate; cominciare una puntata con la cappa di malinconia diffusa in quasi tre decadi dai sette lavori editi dai tedeschi, oltretutto, aiuta subito a mettere in chiaro il mood, ed in attesa della veglia funebre i qui presenti redattori appassionati dell’act sassone hanno lasciato in giro il Sun” del 2015 dal quale si recupera “Hole”, così la si pianta subito con speranza ed altre simili sciocchezzuole. In fondo il mondo là fuori non noterà certo la differenza, tutto preso da discorsi vanagloriosi su antichi imperi risorgenti e narrazioni avvincenti che sfruttano la tragedia giornaliera; fuffa che, a nostro dire, solo le testate musicali più fallite in circolazione possono anche solo incoraggiare, spazzata via dalle parole e note degli unici che in questo momento dovrebbero avere diritto d’espressione. La sostanziosa carrellata di ben sei anteprime tutte più che fresche la apriamo difatti doverosamente con “The Nocturnal One”, pezzo reso pubblico dai Drudkh in attesa di tempi migliori in cui rilasciare per intero il loro prossimo full-length, e la mandiamo avanti subito dopo sotto la spinta della travolgente “Carpathian Mysteries”, dalla rilettura a.D. 2022 così ben riuscita ai Nokturnal Mortum da assicurare per To Lunar Poetry” svariate ulteriori lodi, ed anche parecchio a breve. Alleggerendo di (molto) poco la tensione ed uscendo quindi dall’insanguinato suolo ucraino, pare proprio che febbraio abbia riservato qualche colpo di coda tra validi singoli one-off ed ottimi album in studio: non solo gli Slagmaur dalla Norvegia riemergono con la solita flemma promettendoci di nuovo un quarto capitolo discografico sul tappeto simil-industriale della stuzzicante “Ritual Dogs”, ma nella vicina Svezia gli Ultra Silvam acchiappano il secondo bersaglio stavolta col centro perfetto a nome The Sanctity Of Death”, talmente spettacolare al punto che il pavido Youtube ha retto la sua mezz’ora di durata ma non i tumultuosi brani singoli, motivo per cui in scaletta c’è “Crooked Horned Prophet” dal demo omonimo targato 2017; non è proprio la stessa cosa, è vero, ma dimostra quantomeno che questi ragazzi il dente avvelenato lo hanno bene o male sempre avuto, così come pure un paio di altre gang che proprio mentre parliamo stanno affilando i coltelli in attesa di marzo inoltrato, seppure qualche slamo al volo lo abbiano concesso spesso e volentieri nelle settimane passate. “Lifeless Light” è difatti l’ultima chiamata alle armi in vista del 18 per chi volesse iscriversi alla rediviva Hell Militia di Francia, fuori dopo dieci anni con Hollow Void”, mentre il 24 ci si aspetta il quarto ceffone a distanza ravvicinata per mano dei tedeschi (ormai per metà italianizzati) Chaos Invocation, placidi come loro solito a giudicare dalla “Curses Upon You” scelta quale secondo assaggio dell’imminente Devil, Stone & Man”. Parecchia ciccia questo mese, sia per un numero di uscite in esponenziale crescita sia per gli appuntamenti dal vivo ormai non più magra eventualità ma via via numerosi e soprattutto aventi come protagonisti quei (ahinoi pochissimi) nomi italiani meritevoli di presenza tra quelli intenti a calcare i palchi. Con gli Imago Mortis già in trincea mancava giusto il Selvans autore lo scorso novembre dell’assai pregevole mini Dark Italian Art” ad infestare i locali più scalcinati del giro, e pur tra i mugugni di noi settentrionali è pienamente comprensibile che il release party ufficiale si tenga allo Scumm di Pescara il 26 marzo, frattanto che l’esportazione numero uno d’Abruzzo si decida a portare verso Nord un’opera in cui persino il cover medley (!?) strumentale “L’Inferno” lascia senza fiato. Come non di rado avviene rimangono però due posti liberi in sala, ed anche stavolta è l’oscuro passato ad intervenire con un bel consiglio pensato per gli amanti di vichingherie assortite ed una pietra miliare norvegese tra le molte a compiere gli anni in un marzo tutto rossoblù: risalenti al 2009, Farnord” e la sua “Storm Of Steel” sono biglietti da visita energicamente distribuiti agli astanti dai russi Nomans Land, solo una goccia nel gelido mare di proposte a tema pagano troppo poco reclamizzate almeno qui sul Mediterraneo; e se dopo un tale bagno di testosterone sentite nostalgia delle foreste scandinave d’una volta, allora fate gli auguri per i venticinque anni di gloria a Nattens Madrigal” e rimettetelo nello stereo a prescindere da cosa pensiate degli Ulver oggi; anzi, magari aspettate che sia prima finita “Hymne II (Wolf And The Devil)” e dopodiché fatevi trovare qui nei prossimi giorni, quando su di un simile monumento al fascino boreale sarà stato scritto ben più che il frettoloso trafiletto conclusivo di un articolo tra i tanti editi ogni giovedì.

Ascoltatela interagendo con il tasto play sottostante. Buona scoperta!

 

1. Secrets Of The Moon“Hole” (from Sun”, Lupus Lounge Records 2015)

2. Drudkh“The Nocturnal One” (from The Nocturnal One” (Single), Season Of Mist Records 2022)

3. Nokturnal Mortum“Carpathian Mysteries” (from To Lunar Poetry”, Oriana Music 2022)

4. Hell Militia“Lifeless Light” (from Hollow Void”, Season Of Mist Records 2022)

5. Selvans“L’Inferno” (from Dark Italian Art” (EP), Avantgarde Music 2021)

6. Ultra Silvam – “Crooked Horned Prophet” (from Ultra Silvam” (Demo), Shadow Records 2022)

7. Nomans Land“Storm Of Steel” (from Farnord”, Einheit Produktionen 2009)

8. Chaos Invocation“Curses Upon You” (from Devil, Stone & Man”, World Terror Committee 2022)

9. Slagmaur“Ritual Dogs” (from Ritual Dogs” (Single), Autoproduzione 2022)

10. Ulver“Hymne II (Wolf And The Devil)” (from Nattens Madrigal”, Century Media Records 1997)

Michele “Ordog” Finelli

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